“La mattina era finito tutto. La fiesta si era conclusa. Mi svegliai verso le nove, feci il bagno, mi vestii e scesi. La piazza era deserta e non c’era nessuno per le strade. Solo qualche bambino che raccoglieva aste di razzi nella piazza”. Citiamo Hemingway non solo perché lo amiamo, ma perché rappresenta appieno quello che viviamo oggi. Siamo felici, siamo stati noi stessi e non abbiamo rimpianti. E siamo già pronti per ripartire, perché tutte le storie che amiamo hanno una fine, ma è proprio perché finiscono che ne può cominciare un’altra.

Ancor non sappiamo quando ma ci vediamo in tour, presto!

George: Lo sai? Una volta questo era proprio un gran bel paese… e non riesco a capire quello che gli è successo.

Billy: Beh, è che tutti hanno paura, ecco cos’è successo. Noi non possiamo neanche andare in uno di quegli alberghetti da due soldi, voglio dire propri di quelli da due soldi, capisci? Credono che si vada a scannarli o qualcosa, hanno paura.

George: Ah si, è vero, la libertà è tutto, d’accordo, ma… Parlare di libertà ed essere liberi sono due cose diverse. Voglio dire che è difficile essere liberi quando ti comprano e ti vendono al mercato… E bada non dire mai a nessuno che non è libero, perché allora quello si darà un gran daffare a uccidere, a massacrare per dimostrarti che lo è. Ah certo, ti parlano e ti parlano e ti riparlano di questa famosa libertà individuale, ma quando vedono un individuo veramente libero, allora hanno paura. (Easy Rider, discorso sulla libertà)

Se esiste un fil rouge in grado di unire tutte anime e le incarnazioni della musica dei Negrita, quello è sicuramente il concetto di libertà. Non è quindi un caso che il brano scelto per la sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo, nonché per dare il via alle celebrazioni dei loro primi venticinque anni di carriera, sia forse quello che su tale concetto si fonda maggiormente. Quello di cui parlano i Negrita, tuttavia, non è qualcosa di legato al disagio della solitudine o all’emarginazione, ma si avvicina di più alla sua connotazione aristotelica: solo chi ha superato le proprie paure sarà veramente libero. Tanto il video, quanto le liriche di I Ragazzi Stanno Bene vanno proprio in quella direzione: non un mero j’accuse rivolto a ciò che non gli va, ma un’opera esistenziale che fa della speranza il fulcro di una storia toccante, che ognuno può filtrare ed interpretare attraverso la propria sensibilità. Senza paura di essere giudicato.

L’attesa sta per terminare! Stasera saliremo sul palco dell’Ariston e finalmente vi faremo ascoltare per la prima volta I Ragazzi Stanno Bene, il nostro urlo liberatorio contro tutto ciò che non ci va, ma anche un monito a non aver paura del futuro e a continuare a lottare. Da stanotte, poi, il pezzo sarà in vendita sui digital store!

Da che mondo è mondo, non può esistere un’edizione del Festival di Sanremo senza i duetti che ne hanno segnato la storia. Vi abbiamo tenuto un po’ sulle spine, ma ora possiamo dirvelo: insieme a noi all’Ariston ci saranno gli amici Roy Paci e Enrico Ruggeri! Perché suonare insieme è un po’ come guardare tutti nella stessa direzione…

I Ragazzi stanno bene è un rifiuto. È la non accettazione di certe storture che la società contemporanea ci regala e ci impone ogni giorno. A questa età, poter urlare: “Non mi va!”, diventa un fatto altamente liberatorio e alla fine, per chi vede le cose come noi, anche incoraggiante. Poterlo poi urlare davanti a milioni di italiani ogni sera, per almeno quattro sere, è il top! I Ragazzi Stanno Bene, assieme ad altri due inediti, sarà inserito nel nostro secondo Best Of, quello della celebrazione dei 25 anni di storia della band. La prima raccolta fu pubblicata nel 2003. Esattamente dopo la nostra prima apparizione sanremese. Magari significa qualcosa…
(Negrita)

Ciao Popolo della Negrita! Vi avevamo promesso grandi novità e ora si inizia a fare sul serio. Come sapete, saremo in gara al 69° Festival di Sanremo con I Ragazzi Stanno Bene, brano scritto e composto dalla band e prodotto, come sempre, da Fabrizio Barbacci.

Ma ora è il momento di svelare anche l’artwork della nostra nuova raccolta, I RAGAZZI STANNO BENE 1994-2019, in uscita il prossimo 8 febbraio. L’album, oltre a celebrare i venticinque anni della nostra carriera, conterrà altri due inediti, oltre a quello sanremese: Andalusia e Adesso Basta. Vamos!